Quando un capofamiglia trova il sogno di un vita e decide di perseguirlo per assicurare un futuro migliore ai suoi cari, modella una storia da divulgare che rimanga fonte d’ispirazione. Quel capo famigilia era Virgilio Nannini. Quando intraprese questo suo nuovo viaggio, Virgilio lavorava in ferrovia. Era il 1945. Virgilio con il desiderio di una vita migliore per la sua famiglia aveva imparato a unire i pezzi di materiale piu’ disparati per cucire tende militari ma siccome era estremamente faticoso, insieme alla sua famiglia, decise di lasciar perdere questa’ attivita’ e in salotto crearono le loro prime borse con un materiale cartaceo che imitava la pelle. Era una procedura del tutto innovativa e Virgilio fu uno dei primi in Italia ad abbracciarla. Il sogno di Virgilio aveva preso forma, e amplio’ la sua attivita’ oltre i confini della propria casa e costituì la prima societa’. Le prime borse erano fatto da un materiale molto difficile da lavorare, una pelle dura e ruvida ma era adatto a realizzare una borsa che sembrava un secchiello rigido che il figlio Giorgio portava in tutto il paese. Le borse sedussero le donne con disegni semplici ed eleganti. Nel 1960 Virgilio lascio’ la societa ‘ in mano ai 3 figli. Negli anni Sessanta l’economia era entrata nel suo periodo piu’ fiorente e con l’inizio degli anni Settanta i prodotti Nannini diventarono accessibili in tutta Italia e crebbe rapidamente. In quegli anni per la produzione veniva usato un materiale unico,coperto di resina che imitava la pelle. Nella sua storia , fu questa un eta’ dell’oro per il marchio Nannini. Con la stessa passione del padre, i figli raccolsero l’eredita’ di Virgilio Nannini, Sotto la loro guida il marchio si espanse ulteriormente con l’aggiunta degli accessori al catalogo. In un aggiornamento costante che si adattava alle nuove tendenze tenendo sempre ben presenti i capisaldi del marchio; semplicità, freschezza e femminilità. A quel punto la famiglia era ormai pronta per entrare sul mercato internazionale, aggiungerlo e andare oltre.